sabato 12 maggio 2012

Shopping: le espadrillas



Davanti al grande ritorno in auge delle espadrillas ero rimasta un po’ perplessa. È vero che una scarpa leather-free va apprezzata comunque, ma il ricordo del (tremendo) sandaletto con zeppa di corda e ricami floreali avuto da bambina era ancora troppo vivo. Adesso che mi servono per completare un outfit in stile navy, però, mi sono decisa a comprarle. Due paia diversi, per non sbagliare.

In due stagioni di tentennamenti, però, ho fatto in tempo a girare un sacco di negozi. E ho notato che è praticamente impossibile trovarle, se non proprio made in Italy, almeno prodotte in Europa! Io alla fine ho “ceduto” davanti a queste di Viamaestra: un laconico cartellino mi informa soltanto che sono “prodotte in un Paese extra-EU”. Benissimo…

Alternative possibili: le autentiche Espadrilles. Dal sito (che non ha uno store locator) risulta che
le Espadrilles vengono realizzate rigorosamente a mano e rappresentano il connubio ideale fra l’artigianato più tradizionale e il design più innovativo e ricercato.
Peccato che, sfogliando le immagini della collezione, la maggior parte dei modelli ha tutta l'aria di avere la tomaia in pelle e non solo in canvas (e non c'è una descrizione a fugare il dubbio...).

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