giovedì 17 maggio 2012

Vado al mare e non ho niente da mettermi


Quest'estate andrò al mare, cosa che non faccio da quasi 10 anni (non amo particolarmente la vita da spiaggia, che c'è di strano!?), e ovviamente non ho niente da mettermi - visto che gli ultimi bikini li ho comprati una vita fa. Prima della prova costume, insomma, il costume lo devo trovare!

In fondo io non chiedo tanto: mi basterebbe trovare un paio di bikini e/o un intero, se non proprio made in Italy, almeno prodotti in Europa, magari con qualche caratteristica tipo tessuto riciclato o a basso impatto ambientale. Possibilmente non imbottito né a triangoli, nero o comunque di un colore poco vistoso. Ecco, ora che ho escluso circa l'80% dei costumi in commercio, partiamo alla ricerca del beachwear perfetto.

Inizio la ricerca orientandomi verso uno di quei brand che, pur non avendo mai acquistato, ho sempre percepito come di qualità: Triumph. Vi lascio immaginare la mia faccia davanti alle etichette "made in Sri Lanka" (oppure Marocco) appese a ogni singolo articolo in negozio!

From China with love, invece, tutto il beachwear di Lovable, Yamamay e (in buona parte) Calzedonia, che però tenta il green washing: seguendo la strada aperta nel 2010 dal "gemello" Intimissimi, propone il riciclo dei vecchi costumi da bagno in cambio di uno sconto sul nuovo acquisto. Tutto il materiale verrà raccolto da I:COLLECT AG e usato per la produzione di materiale isolante per costruzioni, tappezzerie, tappeti e imbottiture di giocattoli. Tutto ammirevole, ma proclamarsi tanto attenti all'ecologia quando si la propria produzione è delocalizzata ai quattro angoli del Pianeta, non suona proprio tanto credibile.

Che la ricerca abbia inizio!

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